A parte i classici giorni natalizi sulle Dolomiti di Chiara con la famiglia e il capodanno di Sharon in quel di Forni di Sopra, non c’è molto altro da segnalare fino allo scorso week-end.
Chiara & family natalizi sugli sci – Sharon e la Carnia, sulla strada verso Forni di Sopra |
Quest’anno, infatti, niente settimana bianca in Alta Badia e niente bagordi al Murin. Quest’anno la meta è stata l’Austria. I motivi erano diversi: conoscere località sciistiche nuove, cercare la neve che sui “nostri” monti era molto timida e, soprattutto, andare a vedere la coppa del mondo di sci. Dopo l’esperienza di Kranjska Gora del 2015, ci era rimasta la gola di vedere altre gare e cosa poteva esser meglio della famosa discesa libera di Kitzbühel? La curiosità di vedere la famosa pista “Streif” e il celebre tifo di 50000 austriaci era molta e quindi via, si parte!! Per l’occasione ci arricchiamo della presenza di Alice, altra sciatrice scatenata conosciuta in occasione del Decathlon del Carso.
Partiamo venerdì e in serata raggiungiamo Krimml, paesino immerso negli Alti Tauri, a circa 50 km da Kitzbühel. E pensare che era il più vicino a prezzo abbordabile!!! Ci attendono neve, nebbia, ghiaccio e -15° C, ovviamente viaggiamo senza gomme da neve e tutti gli altri mezzi ci superano con arroganza. Stendiamo un velo pietoso sull’ospitalità dell’unica pizzeria del paese e un altro sull’unico baretto frequentato evidentemente solo da uomini ben carichi, probabilmente serve per sopportare le basse temperature. Senza rimpianti di apres ski festanti, andiamo a letto che domani ci aspetta una lunga giornata.
La discesa libera è prevista per le 11.30, quindi sveglia presto, un’ora abbondante di auto e siamo lì. Già dalla periferia del paese ci rendiamo conto che la gente sarà molta, siamo in coda per entrare in parcheggio e sui marciapiedi ci sono sempre più persone. Finalmente parcheggiamo, andiamo a piedi verso la zona d’arrivo e man mano la calca aumenta. Sembra di essere alla fiera di San Nicolò, a un concerto o sulle rive di Trieste durante il periodo della Barcolana … una marea di gente festante si è riversata in un sol giorno in un piccolo paese alpino!
Alice, Sharon, Chiara (nascosta :P) e la folla di Kitzbühel |
Tutte e tre eravamo già state a
vedere gare di coppa del mondo di sci, ma una folla tale non l’avevamo mai
vista! D’altronde in Austria lo sci è sport nazionale… e non solo lo sci a
quanto pare… litri di birra e di superalcolici corrono a fiumi e sono appena le
11 del mattino!!
A
fatica riusciamo a trovare un posto da dove vedere sia gli impressionanti curva
e muro finali sia il megaschermo per seguire tutta la gara. Siamo circondate da
tifosi austriaci, solo qua e là si vedono bandiere italiane, francesi e
svizzere.
Hausbergkante e Zielschuss |
La gara comincia e in breve le
cose si mettono molto bene per noi italiani! Dominik Paris 1° e Peter Fill 2°!
Noi siamo contentissime e facciamo suonare le vuvuzelas a manetta! Purtroppo
due francesi (Moine e Clarey) scavalcano Fill, ma per fortuna non scavalcano
Paris, che va a vincere per la seconda volta in discesa a Kitz!! Intorno a noi
l’atmosfera si è scaldata sempre più, con tanto di minzioni pubbliche;
nonostante non abbia vinto un austriaco tutto il pubblico è in festa e si
riversa per le strade di Kitzbühel. Il paese è agghindato a festa: chioschi
vendono birra e panini, altoparlanti diffondono la stessa musica “austriaca
tunz tunz” per tutte le strade e 50.000 tifosi completano il quadro. Salutiamo
Schwarzenegger e Niki Landa, presenti in tribuna vip, e ci lanciamo in un giro
per le viuzze, festeggiamo con una birra (Radler per Sharon) e in breve siamo
consumate dal “delirio” attorno a noi. La fama del post gara a Kitzbühel era
nota, stentavamo a crederci ma tutto quello che abbiamo visto ce ne ha dato
prova: una banda in cui ogni componente suonava una melodia diversa, molti vestiti
da carnevale, ragazzi e ragazze che alternavano riso e pianto nell’arco di 10
secondi, giusto il tempo di un sorso di birra, vichinghi odorosi (“ciò ma xe
sudor de crauto” cit. Alice) e molto altro che vi risparmiamo.
Tre
ore in piedi a tirar il collo per vedere la gara e tutta questa marea di gente
ci hanno stancato più di quanto pensavamo. Recuperiamo l’auto, riusciamo a
sorpassare la rampa innevata del parcheggio e ci dirigiamo verso l’appartamento,
dove passiamo la serata in completo relax a cercare di imparare l’austriaco
dalla tv!
Rebecchin!! |
Per concludere in bellezza il
weekend avevamo previsto di sciare domenica mattina, pranzare in rifugio e poi
rientrare a Trieste. Una sveglia lenta e i costi vagamente proibitivi dello
skipass della Zillertal Arena (soprattutto per sciare un paio d’ore) ci hanno
fatto modificare i piani.
Risultato: salita con ovovia
obbligatoriamente solo con scarponcini ai piedi (regole ferree!!), pranzo a
base di Wienerschnitzel, patatine, Germknödel e Weissbier in rifugio, selfie
con la mascotte e discesa in ovovia! Fatica zero, panorama innevato e due buone
orette di sole!
Rimane solo un po’ di amaro in
bocca per la sciata mancata, ma ci stiamo già organizzando per recuperare!
Pranzo leggero - Sole, neve e felicità (Arena Center, Zillertal) |
Infine, recuperiamo il bisogno di
neve e sciate con i ricordi. Il buon vecchio Facebook giusto stamattina ci ha
ricordato che 2 anni fa con gran gioia realizzavamo un nostro piccolo grande
sogno: il Sellaronda in entrambe le direzioni in un solo giorno! Stimati 55 km
di piste e 9200 metri di dislivello. Preso il primo impianto verso le 9.00,
pranzo al rifugio Dantercepies verso le 11.30, concluso il giro verso le 15.30
con un’ottima birra al rifugio Edelweiss di Colfosco e per festeggiare l’immancabile
Apres ski al Murin!
Felici, contente e un po’ stravolte dopo il doppio Sellaronda! |
L’inverno è ancora lungo,
torneremo presto con nuove avventure innevate e non solo.
Chià & Sha