Questa settimana la penna
virtuale viaggia per più di 1000 km. Mentre Sharon, a Trieste, è tornata a fare
CrossFit e si è riposata alla Festa della Zucca di Venzone, Chiara è
appena rientrata dalle vacanze a Maiorca, durante le quali non si è fatta
mancare un po’ di sport.
8 maggio 2016, Bavisela,
la mia prima mezza maratona. Ho molti bei ricordi legati a quell’esperienza, ma
fanno parte di un’altra storia. Durante quell’ora e mezza abbondante il mio
primo pensiero non è stato di certo “voglio farne un’altra”. E invece…
16 ottobre 2016, Palma di Maiorca, la mia seconda mezza maratona.
Alla gara avremmo unito la visita a Barbara, sorella di mio moroso, che abita a
Palma da anni con la sua famiglia, e qualche giorno di vacanza al sole e al
caldo.
Arriviamo a Palma venerdì 14
in serata, siamo rilassati e pensiamo poco alla fatica che ci aspetta domenica.
A dirla tutta, ci abbiamo
pensato poco anche prima. Lo spirito vacanziero aveva contagiato l’allenamento e,
devo ammetterlo, avevamo corso ben pochi km nei mesi precedenti. L’obiettivo non
era quindi fare il tempo della vita ma arrivare al traguardo contenti e senza
compromettere i giorni di vacanza successivi a causa dell’acido lattico.
Con la
leggerezza di chi non ha nulla da perdere, domenica andiamo a piedi verso la
partenza. Il luogo scelto è sicuramente il migliore: il Parc de la Mar all’ombra
della cattedrale di Palma.
Parc de la Mar (Credits: TripAdvisor) |
Siamo quasi 5000 persone tra
maratoneti e mezzi maratoneti, da dentro i cancelli di partenza non lo si
percepisce ancora ma durante tutta la gara si ha la sensazione di essere un
fiume in piena.
Il percorso si snoda per i
primi 12 km lungo il porto, i tratti dritti e piani sembrano infiniti, ma la
massa di corridori attorno ti trascina. Corriamo tranquilli, al ritmo costante
che ci eravamo prefissati. Così facendo, riusciamo a scambiarci impressioni, a
guardarci attorno, a notare i corridori accanto a noi che man mano impariamo a
riconoscere. Sorpassiamo un paio di personaggi fenomenali, tra cui ricordo chiaramente
l’uomo che ha corso tutta la mezza con una tutina intera, attillata, con
disegnati tutti i muscoli del corpo!! Chissà se si è sciolto all’interno…
Gli “ultimi” 9 km sono un
groviglio nel centro storico. Da un lato le stradine strette, ombrose e fresche
sono una benedizione, dall’altro le curve a gomito, gli strappi in salita e le
brevi discese sono un bell’impegno per le gambe che ormai iniziano ad avere parecchi km all’attivo.
Raggiungiamo i 16 km, stiamo
bene, anche troppo. Possiamo quasi quasi aumentare il ritmo. Le gambe
rispondono ancora bene, il fiato c’è. Ad un paio di km dal traguardo incrociamo
la nostra piccola tifoseria (Barbara, Toni e il piccolo Marc) e con il loro
applauso concludiamo la nostra fatica.
Il
tempo non è da record personale, ma non è neanche da buttare visto il
limitato allenamento. Ci classifichiamo attorno alla 570esima posizione su
3300 partecipanti e, con una rapida occhiata alla classifica, dovrei essere la
prima donna italiana al traguardo!
Palma de Mallorca Half Marathon... fatalaxe!! |
Sono contenta e soddisfatta.
Ho corso serena, godendomi ogni km. Mi succede sempre quando corro, i pensieri
brutti spariscono e nonostante la fatica tenda a farmi mollare, prevalgono i
pensieri felici e le cose belle. E’ un’emozione quasi indescrivibile… correre
per credere!
L’adrenalina della gara si
placa in un paio d’ore, il dolore alle gambe lo farà in un paio di giorni.
Siamo ufficialmente e completamente in vacanza! In una settimana abbiamo visto
molto, ma ovviamente non tutto. Siamo stati in grotta, in barca, in tram, a
fare il bagno in una baia stupenda e quasi irraggiungibile. Abbiamo raggiunto
due cime e camminato sul ciglio della scogliera tra grotte, archi naturali e
caprette.
Come spesso accade, purtroppo,
le vacanze finiscono, si torna al lavoro e si guarda la pioggia fuori
dalla finestra ricordando con un sorriso i bei giorni passati.
Gracias Barbara! Gracias Toni!
Gracias Marc! No! Mio! Vale!!!
Chià
Da destra in alto: Cuevas del Drach, Puente Natural vicino a Cala Varques, Talaia d’Alcudia, Cala En Basset, Ciclomonones&Fatalaxe |