mercoledì 12 ottobre 2016

La Barcolana arriva una volta l’anno... per fortuna!

Questa settimana Sharon prende in mano la nostra penna virtuale per scrivere di vela, di mare e di vento, tanto vento! Siamo, infatti, reduci da uno degli eventi clou di Trieste: la Barcolana!

La Barcolana è nata come una semplice regata e si è sviluppata negli anni come un evento di livello mondiale, che porta a Trieste migliaia di persone tra velisti, appassionati, turisti o gitanti della domenica. Io la faccio dal 1995, anno in cui ho iniziato ad andare in barca a vela. Da circa 6 anni veleggio con il Poison, un Ufo28, barca da regata lunga 8,6 metri, con la quale non è consigliato fare crociere: sottocoperta non c’è niente, solo su secchio rosa che funge da toilette.

Facciamo solo un piccolo passo indietro...
Dal 28 Settembre al 2 Ottobre, con l’equipaggio femminile del Poison, ho preso parte al Campionato Italiano Ufo28 organizzato dalla SVOC di Monfalcone. Abbiamo affrontato 9 regate in 3 giorni e ci siamo difese alla grande, il risultato non è stato quello sperato ma ci siamo divertite moltissimo e abbiamo imparato dai nostri errori.

Gli Ufo28 durante il Campionato Italiano (Credits: Andrea Carloni)

Dopo una settimana scarsa di pausa siamo ritornate in barca per partecipare alla regata notturna Jotun Cup sabato 8 ottobre e alla Barcolana, domenica 9.
Prima di tutto martedì 4 ottobre, io e le altre ragazze dell’equipaggio ci siamo recate nella Sala del Consiglio Comunale di Trieste dove abbiamo preso parte all’inaugurazione della campagna per la prevenzione “Nastro Rosa 2016” promossa dall’associazione LILT (Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori al seno). Essendo noi tutte donne a bordo, sono già anni che siamo testimonial di questa campagna.

Sharon e le ragazze del Poison all'inaugurazione di "Nastro Rosa 2016" (Credits: Sisto Colombo)

Gli eventi ci portano poi a sabato 8 mattina quando abbiamo preso contatti con i responsabili della trasmissione Linea Blu di Rai1, perché alle 14:00 dello stesso giorno saremmo state in TV! Panico! Durante il nostro intervento in diretta nazionale Carlotta e Francesca, armatrici della barca, hanno parlato di com’è nata l’idea di una barca con equipaggio solo femminile e del progetto LILT.
Verso sera ci siamo preparate, abbiamo issato le vele e abbiamo preso parte alla regata notturna, sponsorizzata dalla Jotun, che si svolge davanti a Piazza dell’Unità d’Italia e al molo Audace. Da vivere è un’esperienza bellissima, ci sono all’incirca 15 Ufo28 che fanno manovre attorno alle boe e che passano vicine al molo dove ci sono moltissime persone che guardano la regata e fanno il tifo. Tra queste c’erano amici, parenti e anche Chiara che ormai mi sostiene in questa regata da anni e solitamente si arma di striscioni e trombette. Purtroppo finita la regata ha iniziato a piovere e non abbiamo festeggiato come gli altri anni, così con le ragazze dell’equipaggio ci siamo date appuntamento alle 8:30 della mattina successiva.

La festa del Poison alla fine della regata notturna (Credits: Manuel Albanese)

E finalmente...Barcolana time! Vista la partenza spostata dalle 10:00 alle 11:30, causa vento “troppo” forte, abbiamo fatto tutto con molta calma e siamo uscite agguerrite e super cariche per la Bora e per le 1700 barche attorno a noi. In barca eravamo in 8 e devo confessare che c’era anche un uomo, Piero, il marito di una delle due armatrici… non gli si poteva dir di no. C’era parecchio vento ma non ci spaventava, anzi ci dava solo più carica e voglia di planare!
3... 2... 1... VIA!
Per le persone che non hanno mai preso parte ad una Barcolana non è facile da capire il caos che c’è alla partenza, tutti vicini, tutti che gridano e tutti che inventano una strategia per liberarsi il prima possibile dagli altri e poter fare la propria regata. Il problema è che le barche sono di diverse grandezze: ad esempio Alfa Romeo, la barca che ha vinto la Barcolana 2016, ha una superficie velica massima di 480mq, noi con l’Ufo abbiamo una superficie velica massima di 110mq. Ma una volta che abbiamo avuto vento libero, ragazzi che planate con spy e randa!!!!! Abbiamo camminato bene sia nel primo che negli altri lati e infatti abbiamo finito al 78° posto generale, al 3° della nostra categoria.
Devo dire che è stata una Barcolana bellissima, impegnativa e stancante ma la fatica viene sempre ripagata dalla compagnia delle altre ragazze dell’equipaggio e dall’andare in barca che per me rimane una delle sensazioni più belle che esistano.

Sha

Barche, vento e onde... la Barcolana!

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